Fotovoltaico a terra: Coldiretti basita dalla richiesta di cambio di destinazione d’uso del suolo agricolo nel Comune di Castelguglielmo

L’organizzazione ribadisce il suo no al consumo di suolo agricolo: “La transizione energetica non può sacrificare i campi coltivabili”.

ROVIGO – Coldiretti Rovigo e Veneto seguono con attenzione e incredulità quanto sta accadendo nel Comune di Castelguglielmo dove l’amministrazione comunale ha approvato uno schema di accordo di programma con un soggetto privato che, se proseguirà nel suo iter, porterà al cambio di destinazione d’uso di un terreno di circa 7 ettari da agricolo a produttivo, consentendo così di bypassare l’attuale divieto di realizzare impianti fotovoltaici a terra in vigore dal 2024.

La richiesta di cambio di destinazione d’uso era partita con la precedente amministrazione comunale e già allora Coldiretti Rovigo aveva espresso contrarietà. La posizione dell’organizzazione sul tema degli impianti fotovoltaici a terra rimane inalterata. Proprio su richiesta di Coldiretti Veneto nel 2022 la Regione del Veneto, d’accordo in pieno con la posizione di Coldiretti, si è dotata di una norma regionale per mettere un freno alla proliferazione indiscriminata di pannelli solari a terra ponendo maggiore attenzione alla salvaguardia del paesaggio agrario e alla tutela dei terreni coltivabili.

«La nostra linea è chiara: sì alla transizione energetica, sì allo sviluppo delle energie rinnovabili, ma un no senza se e senza ma alla sottrazione di terreni a vocazione agricolaafferma Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo e VenetoL’agricoltura è la protagonista del cambiamento come dimostrano i tanti impianti fotovoltaici installati, anche grazie al fondamentale contributo dato dal bando nazionale “Parco agrisolare”, sui tetti delle aziende agricole, delle stalle, dei magazzini e degli edifici rurali. Non è accettabile che ancora oggi, dopo tutte le battaglie da noi fatte per far comprendere che il consumo di suolo, in particolare, agricolo va contrastato con ogni mezzo, preferendo altre forme di transizione ecologica come l’agrivoltaico,  si assista ad un caso come quello di Castelguglielmo».

Coldiretti a livello provinciale e regionale continuerà a vigilare con attenzione su questa vicenda, con l’obiettivo di garantire che ogni intervento in ambito energetico sia compatibile con la tutela del paesaggio rurale ed il futuro dell’agricoltura veneta. «Nel merito rimaniamo a disposizione – conclude Carlo Salvan – ad un confronto costante con gli enti locali in pieno spirito collaborativo affinché simili derive non diventino un modus operandi».