
ROVIGO – Il Teatro Sociale, in collaborazione con Arteven, presenta la nuova Stagione di Prosa 2025/2026: un programma ricco di grandi interpreti, registi di prestigio e testi che attraversano la tradizione e la contemporaneità. Un anno particolarmente significativo, che coincide con le celebrazioni per il centenario della nascita di Gian Antonio Cibotto, figura centrale della cultura rodigina.
Ad inaugurare la stagione sarà, con un doppio appuntamento il 25 e il 26 novembre, “Il gabbiano” di Anton Čechov con protagonista Giuliana De Sio. Considerato uno dei capolavori assoluti della drammaturgia mondiale, lo spettacolo vedrà l’attrice – interprete di ruoli memorabili per cinema, televisione e teatro – diretta da Filippo Dini, tra i registi più apprezzati della sua generazione. Un connubio che promette al pubblico rodigino un viaggio intenso tra sentimenti, passioni e fragilità umane.
«Nell’anno delle celebrazioni del grande Gian Antonio Cibotto – dichiarano Massimo Zuin e Giancarlo Marinelli, presidente e direttore di Arteven – ci sentiamo particolarmente trepidanti e onorati nell’intraprendere, insieme al pubblico del Teatro Sociale di Rovigo, questo nuovo viaggio teatrale: un percorso costellato di tappe classiche e momenti fortemente innovativi, dove la multidisciplinarietà dello spettacolo dal vivo trova una sintesi perfetta. Da Čechov a Shakespeare, da Svevo a Pirandello, da Giuliana De Sio a Silvio Orlando, da Alessandro Haber a Maria Paiato, passando per il meglio del circo contemporaneo e della danza, lo scorrere del grande fiume andrà di pari passo alla frusciante bellezza di un sipario che si apre».
Il cartellone proseguirà a febbraio con “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo (4 e 5 febbraio 2026), interpretato da Alessandro Haber e diretto da Paolo Valerio, per una produzione del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, accolta con entusiasmo dal pubblico nazionale. Sempre a febbraio (10 febbraio 2026) sarà la volta di Maria Paiato in “Riccardo III” di Shakespeare, con la regia di Andrea Chiodi.
A marzo arriverà “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello (7 e 8 marzo 2026), con Silvio Orlando diretto da Andrea Baracco, in un allestimento che restituisce tutta la forza grottesca e corrosiva dell’autore siciliano.
Accanto ai classici, due titoli “cult” arricchiscono la stagione: “Amadeus” di Peter Shaffer (22 gennaio 2026), con Ferdinando Bruni, e “Piccole Donne”, musical in prima italiana assoluta con regia e coreografie di Fabrizio Angelini (14 gennaio 2026).
Tre appuntamenti sono dedicati alla danza e allo spettacolo. Il 5 gennaio 2026, il Balletto di Milano porterà in scena “Romeo e Giulietta”, celebre coreografia ispirata alla tragedia shakespeariana sulle musiche di Čajkovskij. Il 2 aprile 2026, spazio ai “The Black Blues Brothers”, premiati all’Edinburgh Fringe Festival 2022 come Miglior Show di teatro fisico: cinque acrobati kenioti che trasformano il palco in un turbine di piramidi umane, fuoco e numeri mozzafiato.
A chiudere la stagione, il 10 aprile 2026, “Le Quattro Stagioni” della Compagnia Opus Ballet, coreografia di Aurélie Mounier sulle musiche di Vivaldi: una riflessione poetica sul tempo, sui cicli naturali e sull’esistenza umana.
Una delle novità di quest’anno è l’introduzione del turno B di abbonamento, che prevede tre recite per alcuni spettacoli: un ampliamento dell’offerta nato per rispondere alle richieste del pubblico e testimoniare il crescente interesse verso la prosa al Teatro Sociale.
Un cartellone che conferma la volontà dell’amministrazione comunale e di Arteven di proporre una stagione culturale di qualità, capace di valorizzare il Teatro come luogo di incontro, riflessione e condivisione. Un presidio che continua a essere punto di riferimento per la vita culturale di Rovigo e del territorio.




































