Il bambino torna protagonista grazie a Uisp Rovigo con il progetto “Famiglie Stravaganti”

ROVIGO – Un progetto per i bambini, per prendersi cura di loro. In un anno difficile, il 2020, in cui l’attenzione per la fascia infantile, specie con il lockdown della prima ondata del coronavirus, è stata messa in secondo piano, un occhio di riguardo alle loro capacità psicomotorie e allo stimolo della creatività con i movimenti del corpo sono il cuore, con gli educatori di Uisp Rovigo, del progetto “Famiglie Stravaganti”.

Sono partiti i primi corsi in Polesine, a Occhiobello e Badia Polesine. A livello generale, il nucleo del progetto presentato ad ottobre, è quello infatti di offrire servizi e opportunità per rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale, culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.

Selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è proposto, per la provincia di Rovigo, da una rete territoriale locale di cooperative – Porto Alegre, Di tutti i colori, Zico – e associazioni, quali Unitiinrete, Unione italiana sport per tutti  Uisp Rovigo e Smile Africa Onlus. L’obiettivo è sostenere le famiglie con figli fino a 10 anni nella conciliazione delle esigenze formative dei ragazzi con quelle lavorative dei genitori.

Il ruolo di Uisp Rovigo in “Famiglie Stravaganti”: mettere al centro il bambino valorizzandone la psicomotricità.  Gli educatori del Comitato Uisp di Rovigo si occupano dell’attività motoria rivolta a due fasce di età. Il percorso pensato e programmato è articolato in due cicli: il primo riguarda l’attività rivolta ai bambini dai 6 ai 10 anni, quelli della scuola Primaria. Il secondo ciclo è invece rivolto a genitori e figli con bambini dai 0 ai 3 anni. Nello specifico viene programmato un percorso psicomotorio infantile, che consiste in attività ludiche proposte ai bambini. L’obiettivo è quello di arricchire, sviluppare e affinare le competenze che riguardano l’area affettiva- emotiva, la sfera delle relazioni attraverso le attività ludiche e motorie.

Linda Rovigatti, educatrice Uisp laureata in Scienze e Tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata, da sette anni in questo settore, ha iniziato le attività rivolte ai bambini dai 6 ai 10 anni, una volta a settimana presso il campo sportivo di Santa Maria Maddalena in Via dei Pini, a Occhiobello. Mentre sono partite le attività anche nel comune di Badia Polesine, curate da Sara Masiero, per la fascia dei bambini più piccoli.

«Le reazioni dei bambini? Sono stati felici ed entusiasti di fare questa attivitàracconta Lindatant’è che il giorno del secondo incontro, quando era finito il tempo della lezione, ho invitato loro a trovare una frase da dire tutti insieme alla fine, una sorta di rituale che faccio ogni volta, ma non volevano assolutamente pensarci e continuare a giocare».

Non sono mancati poi i progressi, che l’educatrice di Uisp Rovigo, racconta con grande soddisfazione e che la stimolano ulteriormente a pensare per loro proposte il più costruttive possibili: «Ad ogni incontro mostrano – conclude l’educatrice – di aver acquisito già determinate capacità, perché mi chiedono di rifare giochi che avevo proposto le volte precedenti, e questo è certamente indice di gradimento da parte loro oltre che di arricchimento del loro bagaglio di conoscenze».