Il dialogo sul listòn per ricordare Gabbris Ferrari

Un prezioso ricordo da parte di Lions Club e Comitato “Gabbris artista rodigino”

ROVIGO – Genialità, lungimiranza, generosità, fascino. Forse nessuno per Rovigo è stato tanto devotamente visionario come Gabbris Ferrari. La sua figura poliedrica e appassionata è stata ricordata lunedì 27 marzo – a otto anni dalla sua scomparsa – in una gremita sala degli Arazzi di Palazzo Roncale con un’iniziativa voluta dal Lions Club e dal nuovo Comitato Gabbris artista rodigino, nato nel 2022 per valorizzare questo artista e presieduto da Claudia Biasissi.

«La figura poliedrica di Gabbris Ferrari – le parole del presidente Lions Ruggero Zambonsfugge a categorizzazioni, troppo semplicistiche per definire un rapporto prima affettivo che lavorativo con la nostra città e tutto il Polesine, che ha sempre omaggiato, ritratto e valorizzato in tutta la sua eclettica carriera, anche se non sempre ha avuto il riconoscimento che avrebbe meritato».

Introdotti da Giorgia Brandolese, che ha letto l’articolo con cui Sergio Garbato ha annunciato sulle pagine del resto del Carlino la scomparsa di Gabbris, nella prima parte dell’evento si sono avvicendati gli interventi di alcuni protagonisti della vita rodigina della fine del XX secolo.

Fabio Baratella, sindaco di Rovigo negli anni ’90, ha spiegato di avere trovato in Gabbris Ferrari un eccellente assessore alla cultura, che ha saputo svolgere in modo eccellente il suo incarico in anni difficili, senza mai dimenticare le radici e l’identità dei polesani. «Aveva progettato – le sue parole – il ritorno del Palio a Rovigo, oltre al luogo che rappresentasse l’anima e l’essenza dell’unica città stretta tra due grandi fiumi, il Museo. Per questo ha lavorato tanto, spesso senza compenso, solo per il gusto di rendere tangibile e godibile la storia del territorio. Tra i suoi più grandi meriti si deve ricordare il continuo sostegno alla creatività giovanile».

Giorgio Lazzarini, presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, ha spiegato gli esiti del lungo sodalizio culturale avviato al fianco di Gabbris e poi delle iniziative in sua memoria. «Dal 2006 – ha detto – abbiamo avviato un progetto sull’Abate degli illusi di Palmieri; abbiamo poi realizzato una mostra su tre artisti locali fondamentali per lui: Zancanaro, Chendi e Pinelli. Nel 2012 gli abbiamo dedicato un evento nella rassegna di Musica e pittura e anche la mostra “Il paesaggio inquieto”; in seguito ha partecipato a un convegno sulla cultura in Polesine. Non ha potuto realizzare il suo progetto di un museo dedicato al 900, idea che vogliamo sostenere e promuovere».

«Dalla sua scomparsa – ha aggiunto Lazzarini – abbiamo ricevuto in dono da parte della signora Meri Veronese una parte della sua ricca collezione; al fine di valorizzarla abbiamo allestito una mostra a Palazzo Roverella, alcuni progetti con le scuole del territorio e stiamo cercando di esporre le sue opere in luoghi simbolo della città. Claudia Biasissi ha curato l’esposizione permanente di alcune opere proprio al Museo dei Grandi Fiumi e Ivana D’Agostino sta realizzando un’opera critica di carattere scientifico sull’arte di Gabbris Ferrari».

Nella seconda parte dell’evento, Carlo Piombo, ex sindaco di Rovigo, ha voluto ricordare gli amici Gabbris Ferrari e Sergio Garbato attraverso il suo nuovo libretto, intitolato “Dialogo facetissimo e utopisticissimo sul liston” (edizioni Fancy Grafica), in cui li ha immaginati incontrarsi e parlare dei loro progetti sulla città. Dal testo, corredato da disegni dello stesso Gabbris e di Denis Raccanelli, gli attori Paolo Rossi, come voce narrante, assieme a Maurizio Noce e Andrea Zanforlin, nei ruoli di Garbato e Ferrari, hanno letto alcuni passi. Hanno dialogato di progetti teatrali, hanno immaginato allestimenti di piazza, fiumi di luci sopra le strade, valorizzazione di giovani artisti, per poi salutarsi, definitivamente. Le parole sono state accompagnate dalle musiche all’oboe di Nicola Medici.

Caldi gli applausi dei presenti, molti dei quali hanno aderito al Comitato Gabbris www.gabbris.org .