Il volto oscuro della modernità e le radici dell’Italia di oggi in un convegno

Nel Centenario del Milite Ignoto, al teatro Martini di Trecenta arrivano il generale Basilio di Martino e lo storico Adolfo Morganti

Trecenta (RO) – Il 4 novembre 1921 l’Italia omaggiava il sacrificio per la causa della Patria di tante giovani vite cui non era stato possibile restituire un nome tumulando la salma del Milite Ignoto nel sacello dell’altare della Patria.

Esattamente un anno dopo, il Comune altopolesano di Trecenta, per primo in Polesine, inaugurava il primo monumento figurativo alla memoria dei caduti e dei dispersi della prima guerra mondiale. In tutto 118 uomini, di cui 39 appartenenti alla classe del 1899. Al monumento di piazza Marconi, opera dello scultore Emilio Fantini, fece seguito nel 1924 il monumento di Pissatola e poi nel 28 quello di Sariano. Tutti opera dello stesso autore. Tutti eretti a memoria eterna di quell’immane sacrificio.

In occasione del centenario della celebrazione per il Milite ignoto, ancora una volta, Trecenta mette la memoria di quelle vite donate all’Italia, e dedica il giorno del 7 novembre alla celebrazione. Oltre al rito religioso e alla deposizione della corona di fiori ai monumenti cittadini che sempre contraddistingue la giornata dell’unità nazionale del 4 novembre, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il Forum dei giovani, l’associazione culturale teatrale e la Pro Loco, ha organizzato un momento di riflessione e approfondimento storico dal titolo “Le radici dell’Italia di oggi”. L’appuntamento è per tutti al teatro Martini, dove, a partire dalle 10,30 al tavolo dei relatori, accanto al primo cittadino Antonio Laruccia, saranno il generale ispettore capo del Corpo dell’aeronautica, Basilio Di Martino, che chiarendo cosa è stata davvero la grande guerra svelerà il volto oscuro della modernità e, lo storico e scrittore Adolfo Morganti che indagherà nella grande guerra le matrici di una nuova Europa.

L’importante evento sarà anche l’occasione per inaugurare una targa in memoria dei tanti dispersi di Trecenta e dell’Italia intera.

«Ricordare – ha detto il sindaco, principale promotore dell’iniziativa – è un dovere di riconoscenza e gratitudine, ma è anche l’unico modo per comprendere fino in fondo le radici e l’identità di cui è fatta la nostra storia. Per comprendere il Paese in cui viviamo e l’Europa di cui siamo parte. Per non ripetere gli errori del passato e guardare verso il futuro con consapevolezza».

Nell’illustrare l’iniziativa, Antonio Laruccia ha voluto ringraziare quanti hanno collaborato, in modo particolare il Forum dei Giovani e il suo assessore Matteo Tegazzini che con i giovani si è prodigato nella realizzazione di un video  dal titolo “Trecenta, in memoria” e che sarà proiettato per la prima volta  domenica 7 novembre. Sempre il Forum, in collaborazione con la Biblioteca ha curato anche il reading del 12 novembre presso il ridotto del teatro dal titolo “Il tempo della grande guerra. Pagine dal conflitto”, un viaggio tra le pagine più suggestive della letteratura europea sulla prima guerra mondiale. I protagonisti della serata, che si svolgerà a partire dalle 21,00, saranno Cesare Lamantea e Filippo Gasparini, docenti di Lettere presso l’Itis Viola-Marchesini di Rovigo.  Ad accompagnarli sarà la chitarra del maestro Enrico Buoso.