ROVIGO – Una serata intensa, vivace e ricca di emozioni quella che, venerdì 21 novembre, ha visto protagonista la scrittrice Stefania Crepaldi, ospite della rassegna “Quello che le donne scrivono”, promossa dall’associazione culturale CRAMS con il sostegno di Bvr Banca Veneto Centrale e il patrocinio del Comune di Rovigo, della Provincia di Rovigo e della Consigliera di Parità della Provincia di Rovigo.
Il ciclo di incontri letterari al femminile continua a registrare un successo crescente, confermando la qualità delle proposte e la capacità di dare spazio alla nuova narrativa polesana.
«Siamo orgogliosi – ha sottolineato Chiara Paparella, presidente dell’associazione CRAMS e ideatrice del progetto – di vedere come tante autrici del nostro territorio, alcune già apprezzate a livello nazionale come Stefania Crepaldi, stiano conquistando sempre più lettori. La rassegna nasce proprio per dare loro voce, valorizzare i percorsi di scrittura femminile e avvicinare il pubblico a storie che meritano di essere ascoltate».
Al centro dell’attenzione “Dimmi che non vuoi morire”, ultimo romanzo dell’autrice basso polesana, pubblicato da Adriano Salani Editore.
Originaria di Loreo (RO), Stefania Crepaldi è oggi una professionista apprezzata e sempre più presente nel panorama editoriale italiano. Laureata con il massimo dei voti in Archeologia, ha lavorato per anni nella ristorazione per mantenersi agli studi: un’esperienza che ritorna nelle pagine dei suoi romanzi attraverso ricette, profumi e atmosfere culinarie, come è stato ben evidenziato nel corso della serata.
Davanti a un pubblico attento e partecipe, si è sviluppato un dialogo brillante e divertente tra l’autrice e la giornalista Nicoletta Canazza, capace di condurre la conversazione con garbo, intelligenza e incisività. Un botta e risposta mai scontato, spesso arricchito da ironia, aneddoti curiosi e piccoli momenti di autentica comicità che hanno più volte suscitato sorrisi e risate tra i presenti.
Ambientato tra Chioggia e Venezia, il nuovo romanzo di Crepaldi combina con maestria le atmosfere cupe del noir con la leggerezza brillante della commedia. Protagonista è ancora lei, Fortunata Tiozzo Pizzegamorti, tanatoesteta dal cognome impegnativo e dal cuore indomito, che sogna di diventare pasticciera mentre la vita la trascina suo malgrado dentro indagini sempre più complesse.
In questa nuova avventura, la nebbiosa notte di Halloween apre le porte a un intreccio che tocca temi attualissimi: l’usura moderna, il deep web e le ferite interiori che ciascuno porta con sé. Fortunata, “sopravvissuta” più che eroina, affronta tutto con ironia, ostinazione e una fragilità che la rende irresistibilmente vera.
Un mix perfetto che, come ha evidenziato Nicoletta Canazza, arruola l’autrice tra le figure emergenti sul panorama nazionale del “cozy crime”, un’alternativa più leggera e “comoda” rispetto al thriller tradizionale. «Nel libro – ha commentato la giornalista – Stefania è riuscita a ben dosare mistero e atmosfera rassicurante, eliminando violenza e crudeltà esplicite. Il tutto è arricchito da umorismo e dettagli gradevoli come la descrizione di squisitezze come dolci e pietanze».
L’intervistatrice è riuscita ad accompagnare l’autrice dentro le pieghe del suo romanzo, lasciandosi guidare dalla sua sensibilità e dalla capacità di rendere percepibile ad ogni risposta il mondo intero di Fortunata.
Da parte sua, l’autrice ha offerto risposte dense di contenuto, generose e sincere, restituendo al pubblico una riflessione profonda sul suo lavoro e sul significato della scrittura.
«Non è facile parlare e sorridere di argomenti come la morte – ha messo in evidenza la scrittrice – Tuttavia, la morte è qualcosa che fa parte della vita. Un qualcosa che dobbiamo interiorizzare e con cui dobbiamo imparare a convivere. D’altro canto, ogni scelta che facciamo è una ferita cucita, un pezzo di verità e di noi stessi che muore, ma ogni superamento ci consente di crescere e di diventare qualcos’altro. Il padre di Fortunata non ha mai accettato questo stato dell’esistenza. Fortunata, invece, cerca di reagire e di sopravvivere alla morte che la circonda».
L’incontro si è concluso con un lungo applauso, che ha premiato l’intesa perfetta tra scrittrice e intervistatrice e la qualità di una conversazione davvero appassionante e gradevole.
Il ciclo di incontri prosegue venerdì 28 novembre, alle ore 18.00, sempre nel Salone d’Onore di Palazzo Casalini, con Cristina Guasti, che presenterà il suo nuovo romanzo “Alle soglie della maturità” (Il Seme Bianco). In dialogo con lei ci sarà la giornalista Lucia Bellinello.
Un altro appuntamento da non perdere per tutti coloro che amano la buona narrativa e desiderano scoprire nuove voci del panorama femminile.
Informazioni: segreteria@associazionecrams.it – 328 4532974









































