Presentata la settima edizione di Rovigo Cello City

La rassegna, organizzata dall’Associazione Musicale Venezze, si svolgerà dal 30 agosto al 6 settembre 2020

La presentazione della VII edizione di Rovigo Cello City all'Auditorium Marco Tamburini

ROVIGO – Rovigo Cello City non si ferma. La settima edizione del festival ha richiesto quest’anno uno sforzo speciale ai suoi organizzatori, che hanno impegnato tutta la loro energia e passione per far sì che, in quest’anno così difficile, Rovigo potesse ancora una volta essere, per una settimana, la “capitale del violoncello”.

Nato da un’idea di Luigi Puxeddu, fino allo scorso anno direttore artistico del festival, e ora alla guida del Teatro Sociale, Rovigo Cello City mira a valorizzare una realtà preziosa del nostro territorio, la scuola violoncellistica rodigina, fondata da Luca Simoncini, invitando ogni anno i migliori interpreti di fama internazionale, e offrendo ai giovani talenti una grande opportunità per imparare e farsi conoscere, non solo attraverso concerti e masterclass, ma anche e soprattutto suonando insieme ai grandi maestri.

La rassegna è organizzata dall’Associazione Musicale Venezze, alla cui guida, a fianco del Presidente onorario Luca Simoncini, è da quest’anno il prof. Ettore Felisatti. «Sarà una settimana in cui si fondono qualità, armonia e passione – afferma il presidente Felisattinel presentare il programma del festival – abbiamo garantito la sicurezza e dedichiamo questa edizione a coloro che hanno patito le difficoltà connesse alla pandemia del coronavirus».

Gli fa eco il violoncellista Vittorio Piombo, Direttore artistico di questa edizione di Rovigo Cello City: «Per noi è motivo di orgoglio esser riusciti, anche in un momento così complicato, a portare avanti un progetto importante per la nostra città, credendo nella musica come valore di riscoperta di profonde e ineguagliabili sensibilità artistiche».

Il festival è organizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica Francesco Venezze, con il quale da anni l’Associazione coltiva un fruttifero rapporto di cooperazione in ambito didattico e artistico. Quest’anno, grazie al contributo del Dipartimento di Nuove Tecnologie del Conservatorio, che in questi mesi ha lavorato alacremente per dotare l’Auditorium Tamburini di nuove attrezzature all’avanguardia, alcuni eventi del festival, tra cui il concerto di sabato 5 settembre, saranno trasmessi in diretta streaming, per consentire la fruizione dell’evento a quante più persone possibili, e per ovviare ai limiti di capienza della sala imposti dai protocolli di sicurezza.

L’inaugurazione del festival è attesa per domenica 30 agosto, alle ore 21, nella splendida cornice del Tempio della Rotonda, per il tradizionale concerto dedicato alla musica operistica “Violoncelli all’opera”, con la partecipazione del basso di fama internazionale Riccardo Zanellato, artista lirico straordinario del nostro Polesine, e dell’ensemble dei Violoncelli di Rovigo Cello City, diretti da Gerardo Felisatti. Ospite d’eccezione il primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Gabriele Geminiani, che terrà anche una masterclass per i giovani violoncellisti.

Il Tempio della Rotonda ospiterà un altro grande concerto venerdì 4 settembre, sempre alle ore 21, con un atteso ritorno, il violoncellista Enrico Dindo, concertista e docente presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, che suonerà in sestetto accanto a Luigi Puxeddu, ai violisti Vladimir Mendelssohn e Daniel Formentelli, a Klaidi Sahatchi ed Elisa Spremulli, giovane ma già affermata violinista rodigina. Enrico Dindo terrà anche una masterclass durante il festival a cui parteciperanno, come sempre, giovani talenti provenienti da tutt’Italia.

A Ludwig van Beethoven, di cui ricorrono quest’anno i 250 anni dalla nascita, sono dedicati invece i due concerti che si terranno presso l’Accademia dei Concordi, con l’integrale delle Sonate per violoncello e pianoforte. Gli interpreti saranno Luca Simoncini, martedì 1 settembre, accompagnato al pianoforte da Davide Furlanetto, e il giovane Luca Giovannini, mercoledì 2 settembre, accompagnato da Alessandra Ammara. Entrambi i concerti saranno proposti in due turni, il primo alle ore 18.30 e il secondo alle ore 21.00, per ovviare alle restrizioni di capienza della sala imposte dai protocolli di sicurezza.

La stessa organizzazione in due turni, sempre alle ore 18.30 e alle ore 21.00, è stata fissata per il concerto di sabato 5 settembre, che si terrà invece presso l’Auditorium Marco Tamburini, e che vedrà impegnato ancora Luca Giovannini, insieme al violista Danilo Rossi e al pianista Stefano Bezziccheri nel concerto “Casa Schumann”, già previsto per la stagione dell’Associazione Venezze, e bloccato dall’emergenza sanitaria.

Anche quest’anno non mancheranno, a Rovigo Cello City, gli eventi speciali: lunedì 31 agosto, presso l’Accademia dei Concordi, la violoncellista Alice Cappagli presenterà il suo ultimo romanzo Ricordati di Bach, edito da Einaudi, in dialogo con Giovanni Boniolo, presidente dell’Accademia e con Simona Chiodo del Politecnico di Milano.

Domenica 30 agosto, invece, in una golosa anteprima del festival, la Gelateria Godot presenterà il nuovo “gusto violoncello” che sarà offerto gratuitamente a tutti i presenti, alle ore 17 nel piazzale della Beata Vergine del Soccorso.

E infine, domenica 6 settembre, gran finale con OPUS 1, cinque eventi in quattro luoghi storici della città, per ricordare i 1100 anni dalla fondazione di Rovigo, in collaborazione con il Festival Opera Prima. Ospite d’onore il primo violoncello del Teatro alla Scala, Sandro Laffranchini, accanto ai giovani studenti del Conservatorio, guidati da Vladimir Mendelssohn, docente presso il Conservatorio dell’Aja e la Folkwang Hochschule di Essen, che terrà una masterclass di musica da camera, e agli Amici di Rovigo Cello City, con la partecipazione del direttore artistico del festival, Vittorio Piombo, in veste di interprete. Le performances musicali si uniranno alle voci recitanti di Alessandro Sammartin, Thierry Parmentier e agli attori del Teatro del Lemming per dar vita ad un suggestivo percorso attraverso la storia della musica e la storia della città, seguendo il filo delle “opere prime” di alcuni autori scelti per la loro esemplarietà. La giornata inizierà alle ore 10 al Chiostro degli Olivetani, proseguirà alle ore 12 presso l’ex Chiesa di San Michele, per poi spostarsi al Ridotto del Teatro Sociale alle ore 15 e alle ore 17, e concludersi presso il Teatro Studio alle ore 19.

Tutti i concerti e gli eventi del festival, nel rispetto dei protocolli per il contenimento del rischio epidemiologico, sono a prenotazione obbligatoria con preassegnazione gratuita del posto a prenotazioni@rovigocellocity.it. Per gli eventi di domenica 6 settembre prenotazioni su www.festivaloperaprima.it

Per una precisa scelta dell’organizzazione del festival, in quest’anno speciale i concerti sono in grande maggioranza ad ingresso gratuito, con la sola eccezione del concerto di sabato 5 settembre (proposto in due turni alle ore 18.30 e alle ore 21.00) per il quale la biglietteria apre un’ora prima dello spettacolo presso l’Auditorium Tamburini, e per l’ultimo appuntamento di domenica 6 settembre alle ore 19, per il quale è possibile acquistare il biglietto online sul sito www.festivaloperaprima.it oppure il giorno stesso del concerto, presso la Pescheria Nuova, dalle 10 alle 12 e della 15 alle 18.

La prenotazione a tutti gli eventi del festival sarà possibile a partire dal giorno 24 agosto, via email, con un massimo di due posti per ogni prenotazione, e i posti saranno assegnati in modo automatico seguendo l’ordine di prenotazione.

Ricordiamo che il festival Rovigo Cello City è stato reso possibile grazie alla sensibile disponibilità di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione del Veneto, Accademia dei Concordi, Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo, Asolo Musica, Rotary Club Rovigo, ASM SET, Voxlion e Radio Padova, e con il patrocinio del Comune di Rovigo e della Fondazione per lo sviluppo del Polesine in campo letterario, artistico e musicale.