“Skate With Me” un progetto emozionante che lo Skating Club Rovigo già pensa di riproporre

Un lavoro sinergico nato dalla collaborazione con il Centro Studio Sinapsi che si occupa della riabilitazione di bambini con sindrome di autismo, che quest’inverno hanno potuto destreggiarsi sui pattini

ROVIGO – Sempre senza sosta l’attività dello Skating Club Rovigo, anche da casa, e in continua progettazione. Effettuata la fase sperimentale, prima della sosta forzata, al Pattinodromo Ponzetti, presto ripartirà il progetto “Skate with me”, promosso in collaborazione con il Centro Studio Sinapsi di Rovigo, a testimoniare la sinergia tra attività sportiva e sociale.

Questo centro si occupa prevalentemente di riabilitazione del neuro sviluppo, occupandosi di bambini con sindrome di autismo, nato per volontà della fondatrice Valentina Borella, psicomotricista funzionale con la collaborazione di Eleonora Trambaiolo, operatrice sportiva per la disabilità ed educatrice professionale.

La collaborazione con lo Skating Club Rovigo nasce tramite il vicepresidente Paolo Ponzetti, interessato dall’attività esposta dalla dottoressa Borella e con la quale si è studiata la fattibilità assieme al responsabile tecnico Roberta Ponzetti, determinando così la fase sperimentale del progetto. «Abbiamo pensatospiega Valentina Borellache fosse giunto il momento di uscire dalle nostre stanze, dai nostri ambienti protetti, da quella che con il tempo per i bambini diventa una “palestra di vita” integrando un gruppo di bambini ai propri pari per l’acquisizione, lo sviluppo e il potenziamento delle abilità sociali in un ambiente conosciuto con l’affiancamento di me ed Eleonora».

Cinque i bambini per i quali è nato questo progetto, quelli che da più tempo hanno frequentato lo Studio Sinapsi che si sono recati tra le braccia degli istruttori verdeblù, all’insegna di molte emozioni nell’entrare per la prima volta nel mondo delle otto ruote. «Non è semplice per loro, non è semplice per nessuno di noi mi viene da dire, ma ci crediamo, tutti e siamo consapevoli che nel creare la vera via dell’inclusione, ognuno mette la sua dose di competenza, di fatica e di disponibilità per trovare punti di incontro. L’esperienza è sicuramente un percorso di consapevolezza e allo stesso tempo di fiducia sulla possibilità di creare opportunità per bambini che fanno percorsi riabilitativi a sostegno della loro crescita».

Un’altra esperienza, un’altra avventura che ha ricolmato di orgoglio e un pizzico di emozione l’intero club, a testimoniare l’impegno di tutto lo staff non solo nel profilo agonistico, ma nella promozione dei valori dello sport come scuola di vita a trecentosessanta gradi.