“Teatro per casa”, applausi a Crespino: commedia brillante e storia locale nel fascino di Palazzo Bevilacqua

La compagnia “El Tanbarelo” conquista il pubblico con “Don Checo”; letta l’ordinanza napoleonica del 1806, avvio simbolico alle Giornate della Carboneria

Il momento della lettura dell’editto con cui nel 1806 Napoleone privò della cittadinanza i residenti di Crespino

Crespino (RO) – La seconda tappa di “Teatro per casa” ha fatto centro. Domenica 2 novembre, le stanze di Palazzo Bevilacqua a Crespino – oggi sede del Museo della Canonica – si sono trasformate in un palcoscenico capace di unire il gusto della commedia alla riscoperta della memoria locale. Dalle 16.00, la compagnia “El Tanbarelo” di Bellombra ha portato in scena “Don Checo”, testo di Attilio Rovinelli che, con ritmo leggero e raffinato, ha dipinto un vivido affresco della Bassa padana nella prima metà del Novecento. Ambientata in una canonica, la pièce ha intrecciato battute, piccoli inganni e colpi di scena fino all’immancabile lieto fine, tra risate e partecipazione.

Al termine, l’archivio al piano terra – con i suoi armadi ricolmi di carte – ha accolto un conviviale rinfresco e soprattutto i racconti del custode del Museo, Luigi Dentello, che ha accompagnato gli spettatori in un viaggio tra aneddoti e curiosità. Grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale, la serata ha offerto anche un suggestivo momento di rievocazione: il presidente di FITA Rovigo, Maurizio Noce, ha letto il testo dell’editto con cui nel 1806 Napoleone privò della cittadinanza i residenti di Crespino. Un gesto simbolico che ha collegato il piacere del teatro all’avvio delle Giornate della Carboneria, cui partecipa anche il Comune di Crespino.

La sesta edizione della rassegna itinerante, promossa dalla Provincia di Rovigo e curata dal Comitato provinciale FITA, conferma così la sua vocazione: far scoprire al pubblico luoghi “nascosti” del territorio, valorizzandone la bellezza attraverso la magia della recitazione dal vivo. Palazzo Bevilacqua, forse poco conosciuto ai più, si è svelato in tutta la sua eleganza e ha offerto una cornice perfetta a uno spettacolo che ha saputo coniugare divertimento e identità culturale.