Un orientamento da tutto esaurito al Digital Urban Center di Rovigo

ROVIGO – Più di 200 persone in presenza nelle sale dell’Urban Digital Center di Rovigo – oggi sede del centro per l’Istruzione permanente degli adulti – e oltre 300 collegate via Meet hanno partecipato alla giornata di orientamento alla scuola secondaria di secondo grado, sabato 29 ottobre scorso.  Tanti gli studenti, le intere classi, ma anche i genitori attenti e coinvolti nella prima vera scelta importante dei loro figli. «Una scelta – come hanno avuto modo di ripetere gli ospiti della mattinata – che proietta dal mondo dell’infanzia a quello degli adulti. Il primo vero passo per realizzare i propri sogni».

La giornata, dal titolo “Oltre la scuola media”, è stata organizzata dalla Rete territoriale per l’Orientamento, di cui l’Iiss  “Viola Marchesini” è capofila e rientra  nell’ambito del progetto Rol@b Orienta –  Attori di scelta, giunto al termine della sua terza annualità.

Dopo i saluti da parte del preside del CPIA, Fabio Cusin e della dirigente del Viola Marchesini, Isabella Sgarbi,  sono stati i docenti rappresentanti degli indirizzi delle scuole superiori del territorio polesano ad illustrare ai partecipanti l’offerta formativa, le opportunità che ogni singolo percorso offre, le competenze in uscita ed i prerequisiti necessari per affrontare al meglio un quinquennio di studi, ma anche la differenza tra un’ istruzione ed una formazione professionale, tra un’istruzione  tecnica ed una liceale.

«Non esistono scuole di serie A e scuole di serie B – ha affermato Paolo Scorzoni del Viola Marchesini – esistono scuole più o meno adatte a voi, alle vostre caratteristiche e competenze; scuole in linea con quello che sognate e desiderate e scuole che invece non lo sono».

«Saper fare una scelta – ha confermato Serena Castaldello del Bellini di Trecenta – significa prima di tutto essere in grado di guardarsi dentro e di ascoltarsi. Perché è solo la motivazione che permette di uscire dalle difficoltà piccole o grandi che durante il percorso si possono incontrare».

«Ciò che conta davvero – ha aggiunto Laura Fogagnolo di Veneto Lavoro – è riuscire a fare sintesi tra ciò che sognate, quello che vi piace studiare, le vostre competenze e l’offerta del territorio. Non è semplice, è vero. Ma è per sostenere i ragazzi in questa fase che è nata anche la Rete per l’orientamento».

«In un mercato del lavoro in continua trasformazione – ha aggiunto Sabrina Mazzali del Liceo Celio-Roccati – compito principale di un buon percorso scolastico è fare acquisire, tra le tante, la competenza di “imparare ad imparare. Significa essere in grado di rimettersi in discussione, voler conoscere, approfondire ambiti che fino a quel momento non ci appartenevano ma che nell’ottica della formazione continua, che contraddistingue ogni contesto lavorativo, è diventata fondamentale».

Tante le domande da parte dei ragazzini presenti, ancora più curiosi di entrare nelle singole scuole, vedere personalmente laboratori e spazi, parlare direttamente con professori e studenti che le frequentano per dissipare i dubbi e arrivare al momento della scelta consapevoli ed entusiasti.