“Visioni” prosegue in Teatro Studio: gli SlowMachine portano a Rovigo “Causa di beatificazione” di Massimo Sgorbani

Domenica 16 novembre alle ore 18.00 una nuova tappa del teatro di ricerca firmato Teatro del Lemming, tra voce, tecnologia e misticismo

(Foto: Elisa Calabrese)

ROVIGO – Continua “Visioni”, la rassegna di teatro sperimentale del Teatro del Lemming, che anche quest’anno anima il Teatro Studio con una programmazione audace e di grande intensità, capace di esplorare la complessità del presente attraverso nuovi linguaggi scenici.
Domenica 16 novembre, alle ore 18.00, il palcoscenico rodigino ospiterà la compagnia SlowMachine con “Causa di beatificazione”, spettacolo tratto dall’omonimo testo di Massimo Sgorbani, tra i più significativi drammaturghi italiani contemporanei.

Frutto di una ricerca sulla commistione tra tecnica vocale e tecnologia, la performance sviluppa una “persistenza sonora” delle parole, capace di amplificare il percorso mistico e passionale del testo.

Lo spettacolo si articola in tre capitoli, ognuno dedicato a un universo femminile differente, in cui si intrecciano violenza, martirio e trascendenza. Tre canti per voce e tempesta: nel Primo Canto, ispirato alle testimonianze delle mistiche Angela da Foligno e Veronica Giuliani, una donna canta l’estasi e il dolore della propria vocazione; nel Secondo Canto, una donna del Kosovo, sospesa nell’attesa di un ritorno impossibile, cede corpo e cuore per sopravvivere durante la guerra; nel Terzo Canto, una donna palestinese sterile, isolata dalla società, viene venerata come santa dopo essersi fatta esplodere a Gerusalemme come prima kamikaze.

In scena Elena Strada e Sofija Zobina, con la presenza in video di Isabella Nefar. La regia è di Rajeev Badhan, con l’assistenza di Harband Badhan e Alberto Baraghini.

Attraverso l’uso delle tecnologie, SlowMachine dà voce, corpo e suono a tre donne immerse nel frastuono del mondo, proseguendo la propria indagine sui confini tra teatro, performance e immagine.

Fondata a Belluno nel 2012, la compagnia SlowMachine è diretta da Rajeev Badhan ed Elena Strada e si distingue per la costante contaminazione tra arti e linguaggi. Dal 2021 è riconosciuta dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione.

Al termine dello spettacolo, come da tradizione, il pubblico potrà fermarsi per “La Zona Bianca”, lo spazio informale di dialogo del Teatro del Lemming dove artisti e spettatori si incontrano liberamente, tra un calice di vino e qualche stuzzichino. Un momento conviviale che conferma la vocazione inclusiva e comunitaria del Teatro Studio.

Il biglietto d’ingresso è di 12 euro (ridotto 7 euro per under 25 e over 65).
Visioni” è realizzata dal Teatro del Lemming con il contributo del MiC – Ministero della Cultura, della Regione del Veneto e di Bvr Banca Veneto Centrale – Credito Cooperativo Italiano.

Per informazioni e prenotazioni:
info@teatrodellemming.it