Occhiobello, Coizzi: «Restate a casa, in municipio solo per motivi urgenti e indifferibili»

Il sindaco di Occhiobello Sondra Coizzi

Occhiobello (RO) – Il sindaco Sondra Coizzi invita tutti i cittadini a evitare gli spostamenti se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza, come previsto dal Dpcm 9 marzo.

«Alla luce del decreto e delle delucidazioni che ci ha fornito il Prefetto Maddalena De Luca – spiega il sindaco – dobbiamo attenerci alle misure urgenti che vietano ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, perciò anche per quanto riguarda gli uffici comunali, raccomando di non recarsi in municipio se non per motivi urgenti e indifferibili, in tutti gli altri casi, è bene di utilizzare la modulistica presente sul nostro sito, telefonare agli uffici o utilizzare le mail evitando di recarsi allo sportello».

«Dobbiamo restare a casa – sottolinea il sindaco – solo per necessità comprovate possiamo uscire, eludere le regole o interpretarle a proprio giudizio può favorire la diffusione del contagio, non dimentichiamo che si può essere potenzialmente contagiosi pur in assenza di sintomi».

In sintesi le misure in vigore fino al 3 aprile su tutto il territorio nazionale:

Spostamenti e autocertificazione. Bisogna evitare gli spostamenti e, in caso di necessità, è possibile autocertificare la propria mobilità attraverso un modulo scaricabile anche dal sito del Comune www.comune.occhiobello.ro.it. Non serve alcuna autorizzazione preventiva da parte di terzi, è sufficiente dichiarare, tramite modulo e sotto la propria responsabilità, il motivo del viaggio e dove si è diretti. Dichiarare il falso è reato.

Bar e ristoranti. Dalle 6 alle 18 le attività sono consentite, ma con obbligo, a carico del gestore, di garantire il rispetto della distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro. Sono ammesse le attività di cibo da asporto e di consegna a domicilio. I bar dotati di sale slot sono tenuti allo spegnimento degli apparecchi e alla chiusura delle sale dedicate.

Vita quotidiana. È utile alla salute di tutti che ogni nucleo familiare resti al proprio domicilio e non si creino gruppi interfamiliari per ritrovo.

Attività commerciali. Sono consentite le attività commerciali e l’accesso deve essere contingentato per evitare assembramenti; deve, inoltre, essere garantita la distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza, le strutture devono restare chiuse. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti nei centri commerciali, ma possono restare aperti punti vendita di generi alimentari (supermercato), farmacie e parafarmacie, dove, però, deve essere sempre garantita la distanza sociale di almeno un metro.

Mercati settimanali. Sono consentiti i mercati settimanali in cui comunque restano in vigore le misure di sicurezza fra le persone.

Parrucchiere ed estetiste. I professionisti di tali settori devono indossare guanti e mascherina, non devono verificarsi assembramenti di persone, pertanto gli appuntamenti devono essere organizzati in modo che non sostino in sala d’attesa più clienti.

Piscine, palestre, circoli, centri culturali. Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, circoli di qualsiasi tipologia.

Sanzioni. In caso di violazione, la sanzione è la sospensione dell’attività da 5 a 30 giorni, erogata dal Prefetto.