Jazz Nights: verso il gran finale

Sabato 16 luglio nei giardini di palazzo Casalini l’ultimo appuntamento in cartellone con i concerti del “RJD Ensemble” e dell’affermato duo “Daniele Di Bonaventura & Marcello Peghin”.

Daniele di Bonaventura

ROVIGO – Dopo il successo dei primi due appuntamenti, che hanno visto l’esibizione di tanti ospiti nazionali e internazionali, l’ottava edizione di “Jazz Nights at Casalini’s garden – Memorial Marco Tamburini” si prepara alla volata finale. Il festival, organizzato da Banca del Veneto Centrale e dal Dipartimento Jazz del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, sotto la direzione artistica di Stefano Onorati e il coordinamento di Claudio Donà, sabato 16 luglio è pronto a offrire al pubblico dei giardini di Palazzo Casalini gli ultimi due concerti in programma.

Ad aprire la serata il gruppo “RJD Ensemble”. La formazione, composta da sette eccellenti musicisti accomunati dalla passione per il jazz: Roberto Martinelli (sax alto), Giacomo Berlese (sax tenore), Edo Meloni (tromba), Giulio Tullio (trombone), Gianni Baleani (chitarra), Leandro Paradisi (contrabbasso) e Agata Garbin (batteria), si presenta al pubblico con un set intitolato “Born in 1992: a tribute”.

Roberto Martinelli, sassofonista toscano da quest’anno docente di composizione al Conservatorio di Rovigo, ha avuto un’idea davvero originale per il concerto di questo ensemble allargato di studenti al Casalini. Non ha voluto rendere omaggio ad un singolo musicista o ad un preciso stile, ma ad un anno, il 1922, esattamente un secolo dopo. Un anno fortunato per il jazz, perché oltre ad un maestro come Charles Mingus – ripetutamente ricordato quest’anno in molti festival e dischi – nel 1922 sono nati Carmen McRae, Ernie Wilkins, Toot Thielemans, Oscar Pettiford o Duke Jordan, solo per fare qualche nome. L’avreste mai immaginato?

Il secondo concerto sarà a cura del duo “Daniele Di Bonaventura & Marcello Peghin”. Daniele di Bonaventura (bandenon), marchigiano di Fermo, e Marcello Peghin (chitarra acustica 10 corde), nato a Lecce ma naturalizzato algherese, suonano insieme dal 1997 e sono la “front line” del quartetto Band’Uniòn, guidato dallo stesso di Bonaventura, ma soltanto negli ultimi anni hanno ideato un progetto a due, un percorso che attraversa i luoghi intimi della memoria, passaggi obbligati nella dimensione sonora dei due musicisti, che coniugano una tradizione musicale contemporanea come il jazz insieme agli umori ed alle radici delle musiche del Mediterraneo.

Di Bonaventura e Peghin hanno pubblicato nel 2007 «Elegiaco», album composto da brani nuovi ed originali, scritti appositamente per questo organico strumentale e che richiamano echi di tango e di folklore sudamericano, ma senza per questo tradire le proprie origini mediterranee. Qui rievocazioni di tarantelle e danze appaiono in mezzo a tanghi e candombe, alla ricerca di un’originale fusione tra cultura europea e sudamericana che sia sincera, lontana da ogni arido manierismo e intellettualistico sperimentalismo.

Daniele Di Bonaventura e Marcello Peghin sono quindi i protagonisti di un progetto nato per percorrere i luoghi più interiori e nascosti del suono attraverso l’elegia dell’anima. Non è soltanto uno straordinario e richiestissimo specialista del bandoneon – celebre soprattutto per la sua ormai lunga e proficua collaborazione con Paolo Fresu – di Bonaventura è anche un sensibile ed originale pianista, ma soprattutto un raffinatissimo compositore ed arrangiatore. Ha composto e registrato molti interessanti lavori per bandoneon ed orchestra sinfonica.

L’evento si svolgerà a Rovigo, nel giardino di Palazzo Casalini (entrata da via Mure Ospedale). L’ingresso ai concerti della rassegna non richiede prenotazione ed è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. È consigliata la mascherina.

In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà al coperto, presso l’Auditorium “Marco Tamburini” in via Pignin 2. Per informazioni – Tel. 338/6047932.

Marcello Peghin