ROVIGO – Si sta avviando a conclusione il progetto “Ripristino di ambienti marini incrementandone la biodiversità con la partecipazione di pescatori”, iniziato nel 2020 e che mira a proteggere gli ambienti marini tramite l’aiuto degli operatori della pesca.
I due ‘attori’ principali stanno, ciascuno, svolgendo il proprio ruolo. L’Università di Ferrara, negli scorsi mesi, si è occupata di analizzare e campionare i rifiuti e di relazionare, fornendo i dati necessari al fine di un approfondimento. Per quanto riguarda Coldiretti Impresa Pesca Rovigo, invece, è tempo di passare all’attività divulgativa e informativa da presentare ai pescatori associati, e non solo. L’obiettivo è duplice: sensibilizzare i pescatori, ma anche l’opinione pubblica su questo argomento di attualità e aumentare la consapevolezza in merito all’impatto dei rifiuti. Infine si vuole arrivare a disincentivare l’abbandono in mare di reti e attrezzi del lavoro, ma anche di rifiuti domestici da parte delle persone.
Altri attori del medesimo progetto sono stati i sub di Essetre di Vigonza, due cooperative di mitilicoltori polesane e i pescatori di Chioggia. Il primo passo della fase divulgativa sarà mercoledì 28 aprile, alle 11, attraverso una conferenza stampa dove sarà invitata sia la stampa sia le amministrazioni comunali e il mondo ittico del territorio. I relatori presenti all’incontro saranno Alessandro Faccioli, responsabile Coldiretti Impresa Pesca, il direttore dell’Associazione Polesana Coldiretti, Silvio Parizzi, oltre al professor Michele Mistri dell’Università di Ferrara, che si è occupato di analizzare e campionare i rifiuti raccolti. Sarà, come detto, solo il primo passo che vedrà anche un ciclo di incontri rivolti alla sensibilizzazione per il mondo ittico, ma anche nelle scuole.
Il progetto rientra nelle iniziative dello sviluppo sostenibile della pesca e acquacoltura della Dgr. 973/2018 nell’ambito della programmazione Feamp Italia 2014-2020. L’obiettivo è quello di ripristinare aree marine degradate a causa dei rifiuti da pesca e non, presenti sui fondali e ridurre l’impatto delle reti fantasma sulla risorsa ittica.
«I pescatori – commenta Alessandro Faccioli responsabile di Coldiretti Impresa Pesca Rovigo –hanno tutto l’interesse a tenere pulito l’ambiente indispensabile per le loro attività. Non solo i pescatori devono evitare di disperdere rifiuti e di raccogliere quello che trovano per conferirlo nei contenitori posizionati nei porti, tutti dobbiamo cambiare le nostre abitudini per non arrivare a nutrirci di pesci che hanno ingerito microplastiche o nuotare tra isole di rifiuti in mare».