Tensioni – geografia delle relazioni, in città arriva Calibro

Un’installazione artistica che riflette sulla distanza interpersonale grazie alla realtà aumentata

I poster interattivi sono firmati da Laura Bortoloni

ROVIGO – Piccole tessere del dilagante mosaico del Festival di arti e sguardi sul presente Tensioni, spuntano in città. Dopo l’edicola travestita da info-point in piazza Garibaldi, nell’attigua piazza Vittorio Emanuele II, alla Gran Guardia, arrivano ora le grafiche dell’installazione Calibro/un metro di distanza: una serie di poster interattivi che dialogano per immagini, grazie alla realtà aumentata, e che potranno essere avvistati anche in piazza Marvelli e nella piazzetta delle colonne, al Censer.

Con queste schegge di mezzi di comunicazione incrociati, il festival di arti e sguardi sul presente Tensioni – geografia delle relazioni, in scena il 3 e 4 ottobre al Censer di Rovigo, si mette in dialogo con la città e con i rodigini. Tensioni 2020, seconda edizione, sarà una due giorni di incontri, performance artistiche, mostre, video ed altri linguaggi tra tecnologia e multidisciplinarità, per una riflessione collettiva sulle relazioni interpersonali in una società contemporanea in continuo cambiamento, complice da ultima, la pandemia Covid. Gli eventi sono in parte gratuiti ed in parte con biglietto d’ingresso, da verificare sul programma dettagliato, scaricabile dal sito www.lafabbricadellozucchero.com e sui social Facebook ed Instagram. Tutte le informazioni si possono avere rivolgendosi all’info-point Tensioni, edicola di piazza Garibaldi, aperta sabato 26 e domenica 27 ottobre, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, e poi venerdì 2 e sabato 3 ottobre.

Aspettando Tensioni 2020, le tre installazioni “Calibro/ un metro di distanza” portano il passante a riflettere sui cambiamenti dei comportamenti sociali, indotti dall’ormai familiare distanza interpersonale anticovid di un metro. I poster interattivi sono firmati da Laura Bortoloni e dal suo studio di design della comunicazione Ida.Identity Atlas. Sono pannelli quadrati di un metro di lato che si animano grazie alla realtà aumentata, quando sono inquadrati da uno smartphone, previa installazione dell’applicazione Artivive, sia su iPhone che su Android. In questo modo si aggiunge e si stratifica un livello di esperienza digitale alla normale fruizione del manifesto. Un racconto digitale sul canale Instagram di Ida.Identity affiancherà quello fisico dei pannelli.

Calibro codifica un alfabeto di gesti nuovi, destrutturando la distanza minima e trasformandola in un labirinto illustrato di mani, gesti e intrecci che, nell’allontanarsi e avvicinarsi, disegnano la geografia variabile delle (nuove) relazioni interpersonali. Un mosaico di connessioni, saluti, unioni, ma anche distacchi, divieti e solitudini, narrati da mani che si uniscono, si salutano, si separano; reggendo una ragnatela di fili, una collettività. Le mani di Calibro, poste come appendici di una linea flessibile, ondulata, flessuosa si muovono, si allontanano, si aggrovigliano e si separano, all’interno della frammentazione di uno spazio forzato di un metro, salvo superare il contorno, disegnando nuovi intrecci, nuove relazioni e nuovi avvicinamenti nello spazio digitale della realtà aumentata.

Il festival Tensioni-geografia delle relazioni 2020 è organizzato da La Fabbrica  dello Zucchero (Fdz), assegnataria del bando Por-Fesr della Regione Veneto, in collaborazione con Censer Rovigo Fiere, Ente Rovigo Festival e Associazione balletto Città di Rovigo; col sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, di Fondazione Rovigo cultura e del Comune di Rovigo; col patrocinio di Provincia di Rovigo e la sponsorizzazione di Asm Set.