Il “No fotovoltaico su suolo agricolo” sbarca a Venezia

Sono state consegnate in Regione Veneto le 24 mila firme

VENEZIA – Sono arrivate a destinazione le 24mila raccolte con la petizione “No fotovoltaico su suolo agricolo” ideata dal movimento civico “Mamme zero consumo suolo” per appoggiare la battaglia di Coldiretti. Ieri mattina sono state consegnate alla Regione Veneto; dalla sola Federazione Coldiretti erano state raccolte circa 5mila firme e la petizione aveva visto, nei giorni scorsi, la sottoscrizione anche da parte dell’assessore regionale Cristiano Corazzari e della consigliera Laura Cestari.

E la petizione di Coldiretti Veneto ora diventa nazionale. L’annuncio dato durante il flash mob organizzato dagli agricoltori a Venezia a Palazzo Ferro Fini sede del Consiglio dove una delegazione di agricoltori ha incontrato i capi gruppo consigliari insieme al Vice Presidente Nicola Finco per consegnare ufficialmente le prime 24 mila firme raccolte sul territorio per dire “No al fotovoltaico sui campi agricoli!”. «Un quantitativo che sarà presto moltiplicato in tutta Italia – ha annunciato il presidente di Coldiretti Veneto, Daniele Salvagnograzie all’impegno degli under 30 di Giovani Impresa  che in ogni regione si attiveranno per promuovere l’iniziativa».

A contorno della mobilitazione anche 3500 disegni realizzati dai bambini quale testimonianza dei più piccoli legata alla percezione dello sfruttamento del suolo agricolo. «Una visione innocente – ha commentato Daniele Salvagno – per evidenziare la speculazione ai danni di chi la terra la coltiva e la rende fertile». Il coinvolgimento delle scuole ha sollecitato la presenza all’evento dell’Assessore all’istruzione e formazione Elena Donazzan che ha testimoniato il valore del contributo dei più piccoli all’azione di sensibilizzazione di Coldiretti. Il suo autografo, insieme a quella di numerosi consiglieri regionali, sindaci, parlamentari compaiono nell’elenco di chi ha dato adesione alla mobilitazione di Coldiretti Veneto.

«Prossimo obiettivo: accelerare sull’approvazione del Progetto di Legge numero 41 ancora fermo nelle varie commissioni consiliari regionali – commenta il presidente di Coldiretti Rovigo Carlo SalvanIl progetto di legge individua le aree idonee alle installazioni pannelli solari e deve approdare in Consiglio regionale».

Come già sottolineato da Coldiretti, si tratta dell’unico strumento legislativo per impedire l’assalto da parte del business agro energetico ai terreni fertili, dirottando questi impianti sulle aree non agricole, sui tetti e sulle aree dismesse. Coldiretti sottolinea anche che le imprese agricole sono pronte a far la loro parte nella produzione di energia green in connessione con l’attività agricola utilizzando le aree marginali delle loro aziende.