Allo Studio Arte Mosè di Rovigo si inaugura la mostra “Dal classico alla popular art”

L’esposizione, a cura di Emanuela Prudenziato, sarà visitabile dal 18 gennaio al 6 febbraio

ROVIGO – Sabato 18 gennaio alle ore 18,00, presso lo Studio Arte Mosè di Rovigo, inaugurazione della mostra “Dal classico alla popular art”.

La rassegna, curata da Emanuela Prudenziato, è costituita da una ventina di opere atte a rappresentare le diverse esperienze pittoriche testimoniate dai lavori di artisti che hanno elaborato, non solo le diverse tecniche, ma anche il pensiero delle passate epoche storico-culturali, al fine di offrire un’interpretazione altrettanto efficace e personale.

Sono significativi interpreti: Grossi, con sperimentazioni inusuali, realizza opere dal contenuto vicino alla sensibilità comune. Lino Lanaro ci propone le sue icone e immagini di personaggi storici. Piero Costa, un non più giovane artista che ha iniziato la sua attività artistica giovanissimo in America Latina, in Spagna e successivamente a Milano, celebrato in questi giorni da straordinari reportage di TeleMantova, città in cui attualmente risiede.

Claudio Nicoli, scultore di origine bolognese, già presente a Rovigo e noto ai più per le straordinarie presenze scultoree che campeggiano in alcune piazze d’Italia, con una fortunata mostra in Pescheria nuova, dà con un paio di opere un’anticipazione.

Paolo Rigoni, asiaghese e umbro di adozione, continua a mantenere il sodalizio con la galleria anche a seguire i numerosi successi nelle più prestigiose rassegne. Novello Finotti, scultore veronese, che ha esposto la sua produzione plastica nella scorsa annata a Matera, città della cultura e a Seul (rassegna internazionale di scultura) è una presenza nello Studio Arte Mosè. Per Mosè Baratella la galleria ha commemorato il centenario dalla nascita nonché l’intera vita spesa per la ricerca pittorica. Luigi Marcon, uno tra i più grandi incisori italiani che vanta tra l’altro una sua immagine prodotta in un francobollo in circolazione in Germania, è legato ai curatori dello Studio Arte Mosè sin dagli anni ottanta.

Impero Nigiani è presente con un’opera che ritrae Mosè Baratella nello studio. Nigiani, toscano, è da poco reduce dalla mostra itinerante nelle più prestigiose gallerie dedicata a Giacomo Leopardi: “Il senso dell’infinito”.

La mostra sarà visitabile fino al prossimo 6 febbraio tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30, in via Fiume 18. Ingresso libero.