A Costa la bambina che legge racconta la storia del suo territorio in un cortometraggio

Costa di Rovigo (RO) – A Costa c’è una bambina che legge. È il bel monumento in bronzo inaugurato nella primavera scorsa e realizzato dall’artista rodigino Alberto Cristini. È il simbolo di una comunità vivace e intraprendente che ha scelto di scommettere sulla promozione della lettura in tutte le fasce di età, che ha una delle biblioteche più fornite, ma anche dal servizio più ampio dell’intero Polesine e che agli eventi ed ai concorsi letterari dedica molto spazio, al punto da meritarsi il titolo nazionale di “prima città che legge” in Italia tra i comuni al di sotto dei 5mila abitanti.

Da qualche giorno, la bambina che legge è anche il titolo di un cortometraggio dedicato a Costa, alla sua storia ed al territorio. Un video di promozione territoriale che contribuisce a svelare la ricchezza del luogo, ma anche un lavoro di coinvolgimento di alcuni giovani che hanno aderito al progetto “Gat: giovani attivi nel territorio” promosso dall’amministrazione comunale di Costa, con il contributo della Regione Veneto e del Distretto 1 Asl Rovigo.

10 minuti di immagini mozzafiato bastano a condurre lo spettatore in un viaggio nel tempo che inizia nel 1115 quando gli Este, scendendo verso Ferrara, beneficiarono i monaci benedettini dell’Abbazia di Pomposa di una località detta Costa sulle sponde del fiume Adigetto che passò poi all’abbazia di San Cipriano di Murano, la cui storia, insieme a quella di Costa, si intreccia con quella del patriarcato di Venezia. La presenza della reliquia della Sacra Spina nell’antica chiesa di San Giovanni Battista, proveniente proprio dal tesoro di San Marco, ne attesta il legame.

A condurre lo spettatore dentro la storia è proprio la bambina che legge. Curiosa, sfoglia decine di libri e legge senza sosta, immergendosi nel passato della sua città. Vi ritrova l’identità del suo territorio, della sua gente, i successi, ma anche le fatiche, la storia di tanti uomini e di tante donne che come lei hanno saputo sognare e guardare in alto.

A realizzare il video sono stati proprio i giovani che hanno partecipato al progetto: Elena Marchetto, Riccardo Zerbinati, Andrea Berto, Filippo Tocchio e con loro anche lo storico locale Achille Astolfi.

Hanno scelto e studiato un soggetto. Si sono documentati, hanno intervistato esperti. Hanno scritto uno storytelling, poi una sceneggiatura e hanno filmato, montato, costruito gli effetti sonori, recitato. Vi hanno lavorato durante i mesi estivi, trasformando il tempo della vacanza in un tempo di relazione, di impegno e conoscenza del territorio.

Lo hanno fatto sotto la guida esperta del giovane filmaker Marco Samiolo e di Micol Andreasi, autrice di sceneggiature e testi teatrali.

Il cortometraggio “La bambina che legge ed il suo territorio” è stato presentato qualche giorno fa alla cittadinanza, alla presenza degli autori, ma anche del prof. Adriano Mazzetti, voce storica di Costa e grande conoscitore del Polesine, protagonista insieme ai ragazzi, a Simonetta Varagnolo e a don Silvio Baccaro del video.

Soddisfatto è l’assessore alla Cultura, Cristiano Villa, che per il progetto Gat si è speso in prima persona, sostenendo che il futuro dei piccoli Comuni passa da un crescente coinvolgimento dei giovani e che dice di essersi commosso durante la visione. «Ho gustato con curiosità ed interesse il video, ho apprezzato il lavoro dei ragazzi. Ho scoperto tanto della mia città, ma soprattutto non ho potuto trattenere l’emozione ascoltando la bambina che legge muoversi tra le pagine della nostra storia».

Soddisfazione esprime anche il primo cittadino , Gian Pietro Rizzatello, che ringraziando uno ad uno gli autori del video e la dottoressa Roberta Maria Basso responsabile a livello amministrativo del progetto Gat, guarda già al futuro e alla realizzazione di una nuova proposta di comunicazione e valorizzazione del territorio con il coinvolgimento dei più giovani: «Perché Costa è prima città che legge d’Italia, ma diventerà presto la prima città per le buone pratiche di coinvolgimento dei giovani, in linea con quell’intraprendenza, dinamismo e capacità di accoglienza che hanno contraddistinto l’humus di questa terra».

Il video “La bambina che legge” è visibile sulla pagina facebook del Comune di Costa.