VICENZA – Giovedì 15 maggio il Teatro San Marco di Vicenza si è trasformato in un palcoscenico di emozioni, creatività ed entusiasmo grazie allo spettacolo messo in scena dagli alunni dell’indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado Maffei Santa Caterina, parte dell’Istituto Comprensivo Vicenza 1.
Con il teatro gremito in ogni ordine di posto, 72 giovani artisti hanno incantato il pubblico con uno spettacolo vibrante e coinvolgente, dimostrando non solo talento e passione, ma anche un impegno costante e una straordinaria determinazione nel portare avanti il loro percorso artistico.
La serata, intitolata “In Tempesta”, è stata il frutto di un lungo lavoro collettivo che ha visto protagonisti i ragazzi non solo come interpreti, ma anche come parte attiva del processo creativo. In scena, un riuscito intreccio di recitazione, musica e danza, capace di trasportare il pubblico in un mondo onirico ispirato alla celebre opera “La Tempesta” di William Shakespeare.
Sul palco, i giovani studenti hanno dato prova di una notevole maturità artistica ed emotiva, affrontando con sicurezza e profondità tematiche complesse come il perdono, il potere, il rapporto tra genitori e figli, e la ricerca della propria identità. Il tutto accompagnato da un’orchestra scolastica composta da chitarre, flauti, tastiere e violini, diretta con professionalità e sensibilità da Marta Margherita Bruni, Marco Mollica, Ilaria Settimo e Giuseppe Valtinoni.
Particolarmente rilevante è stato il lavoro preparatorio svolto nelle settimane precedenti allo spettacolo. I ragazzi si sono allenati con costanza, affrontando ore di prove, momenti di confronto e sfide individuali e di gruppo. Hanno mostrato una dedizione sorprendente, rimanendo spesso oltre l’orario scolastico per perfezionare ogni dettaglio, dal gesto scenico all’esecuzione musicale.
«Abbiamo visto crescere questi ragazzi giorno dopo giorno – ha sottolineato la regista Marta Sartori – affrontare fatiche, superare insicurezze e scoprire il piacere di collaborare per qualcosa di più grande di loro. Lo spettacolo è solo la punta dell’iceberg di un percorso formativo ricchissimo».
Oltre all’aspetto tecnico e artistico, ciò che ha davvero colpito è stato lo spirito di squadra che ha animato il gruppo. I ragazzi hanno imparato ad aiutarsi, ad ascoltarsi, a sostenersi nei momenti di difficoltà e a gioire insieme per i successi. Questo ha reso l’esperienza non solo una prova di abilità, ma un autentico momento di crescita personale e collettiva.
Fondamentale è stato anche il sostegno delle famiglie, che si sono dimostrate parte integrante del progetto. I genitori hanno accompagnato e incoraggiato i propri figli con pazienza e partecipazione, supportandoli in ogni fase, dalle prove agli allestimenti, fino alla serata finale. Alcuni si sono resi disponibili anche per l’organizzazione logistica, altri hanno offerto aiuto nella gestione dei costumi o nel coordinamento delle attività dietro le quinte.
Questo clima di collaborazione tra scuola, studenti e famiglie ha creato un ambiente fertile per la realizzazione di un evento complesso, ma vissuto con leggerezza ed entusiasmo. L’intero progetto si è trasformato in una esperienza condivisa, capace di unire generazioni diverse attorno ai valori dell’arte, dell’impegno e dell’educazione.
«È stato un momento di grandissimo orgoglio per tutta la nostra scuola – ha commentato la dirigente scolastica prof.ssa Paola Pizzeghello – I ragazzi hanno superato ogni aspettativa, dimostrando che con passione e impegno si possono raggiungere traguardi straordinari. Questo spettacolo è la prova concreta di quanto l’arte possa contribuire alla crescita personale ed educativa dei nostri studenti.»
Presente alla serata anche il presidente del consiglio di istituto, Doriano Manfrin, che ha voluto sottolineare l’importanza della sinergia tra scuola e famiglie: «Questi giovani ci hanno insegnato cosa significa fare squadra, condividere un sogno e trasformarlo in realtà. È un risultato che appartiene a tutta la comunità scolastica e che ci dà fiducia nel futuro.»
Lo spettacolo si è concluso con l’emozionante esecuzione di “Nel blu dipinto di blu”, un momento festoso che ha coinvolto tutto il pubblico in sala, suggellando con allegria e commozione una serata indimenticabile. Applausi calorosi, occhi lucidi e abbracci sinceri hanno segnato la chiusura di un progetto che resterà nel cuore di tutti i partecipanti.
“In Tempesta” non è stato solo un saggio di fine anno, ma un’esperienza educativa ad ampio respiro, dove si è appreso come l’arte possa diventare veicolo di valori, emozioni e crescita autentica. Un progetto che ha dato voce ai sogni dei ragazzi e ha testimoniato quanto la scuola possa essere luogo di bellezza, creatività e relazioni profonde.
