ROVIGO – È stata presentata mercoledì 4 dicembre al liceo scientifico Paleocapa la parte finale del progetto nazionale “Per chi crea”, nato lo scorso anno scolastico grazie alla collaborazione tra liceo Paleocapa e Teatro del Lemming e sostenuto dalla Siae. La chiusura dell’attività è un libretto che ne raccoglie le fasi salienti, a memoria del valore dell’iniziativa e dei risultati ottenuti.
«Il liceo Paleoacapa – le parole della prof.ssa Sofia Teresa Bisi – a nome della dirigente Cristina Gazzieri è orgoglioso di presentare alla cittadinanza il frutto di un’attività laboratoriale che si è rivelata utile per la formazione dei ragazzi, per la loro capacità espressiva e relazionale e che ha anche avuto un importante esito professionalizzante».
«Per chi crea – ha spiegato Diana Ferrantini a nome del Teatro del Lemming – ha proseguito idealmente un’attività iniziata due anni prima solo al liceo Paleocapa, con lo studio di alcuni canti della Divina Commedia di Dante. Per la prima volta abbiamo sperimentato la collaborazione di tre istituti superiori della città, liceo scientifico, liceo Celio Roccati e istituto Viola Marchesini, con 20 ragazzi che hanno partecipato a una formazione attoriale di 75 ore e alla rappresentazione pubblica finale».
Massimo Munaro, regista del Lemming, ha aggiunto che «l’attività si è basata sul metodo tipico della compagnia, denominato I cinque sensi dell’attore, per poi concentrarsi sull’interpretazione dei canti I e V di Dante. I testi sono stati indagati cercando di costruire dei ponti tra il poema dantesco e la vita dei giovani allievi (lo smarrimento, l’ignavia, la passione, ecc.), stimolando la creatività e le capacità espressive dei ragazzi. Gli studenti hanno inoltre avuto la possibilità di partecipare agli spettacoli programmati a Teatro Studio e di incontrare gli artisti ospiti al termine dello spettacolo per poter dialogare e confrontarsi con loro. A giugno sono stati poi guidati da un critico professionista, Michele Pascarella, per un full immersion in tutti gli eventi del festival Opera Prima, per riuscire a cogliere i metodi, i linguaggi, il senso dell’arte performativa contemporanea, oltre che per comprendere il valore dell’estetica».
Giulia Saccani, studentessa di IV A, ha detto di aver affrontato per la prima volta un corso di teatro con il progetto Per chi crea: lo ha trovato molto importante, perché ha sviluppato la sua capacità di ascolto, dialogo, adeguamento agli altri, empatia.
Raffaele Parini, invece, studente di V B, dopo due anni di pratica teatrale e di critica, si è detto orgoglioso di poter fruire di eventi e proposte culturali, che continua a cercare perché ora ha gli strumenti per elaborare un giudizio critico autonomo e consapevole. Anche per Aurora Franchi, della IV A, l’esperienza della critica teatrale è stata un valido esercizio di riflessione, consapevolezza e coinvolgimento diretto.
Il prof. Mauro Sturaro, docente al Paleocapa e referente per le attività teatrali, ha sottolineato il valore formativo e umano del progetto, con cui gli studenti hanno potuto verificare l’applicabilità di molto concetti e teorie studiati tra le mura scolastiche. «Non solo è fondamentale – ha detto – fornire ai ragazzi degli strumenti interpretativi della realtà e dell’oggi, ma il teatro, che da millenni si realizza attraverso il contatto e lo scambio, è quanto di più utile esista per le giovanissime generazioni, sempre più in difficoltà nelle relazioni e nella consapevolezza di se stesse. Di grande valore il gemellaggio che il progetto ha creato con il liceo Righi di Cesena».
Tutti i soggetti coinvolti hanno manifestato il desiderio di poter arrivare alla costituzione di un gruppo teatrale inter-istituto a Rovigo.
Il volume è in distribuzione per gli interessati nelle sedi del Paleocapa e del Lemming previo contatto con i referenti.