Rovigo città di grandi mostre: da Chagall a Rauschenberg a Palazzo Roverella; il progetto “La Quercia di Dante” a Palazzo Roncale

Presentato il programma degli eventi espositivi del biennio 2020/2022

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ROVIGO – Grandi eventi espositivi nel prossimo biennio 2020-2022 a Rovigo, a firma di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi. «Si tratta di una programmazione importante sulla quale la nostra Fondazione, insieme a Comune e Accademia rivolge alla città di Rovigo attraverso uno sguardo di approfondimento sul territorio e, al medesimo tempo, spettacolari visioni del mondo» ha sottolineato il Presidente della Fondazione, Gilberto Muraro alla presentazione del programma a Palazzo Roncale.

Dopo “Giapponismo e l’arte europea” in chiusura il 26 gennaio 2020, il Roverella ospiterà dal prossimo 4 aprile al 5 luglio 2020, Marc Chagall uno dei pittori più amati dal pubblico. Una mostra importante, di preciso impianto museale con un preciso tema approfondito attraverso una selezione dei suoi capolavori imprescindibili; il tema su cui la curatrice Claudia Zevi ha scelto di misurarsi è quello dell’influenza che la cultura popolare russa ha avuto sull’opera di Chagall. Si potranno ammirare oltre cento sue opere: circa 70 dipinti su tela e su carta oltre a due straordinarie serie di incisioni e acqueforti pubblicate nei primi anni di lontananza dalla Russia, ”Ma Vie”, 20 tavole che illuminano la sua precoce e dolorosa autobiografia, e “Le anime morte” di Gogol, il più profondo sguardo sull’anima russa della grande letteratura. La mostra si avvarrà della collaborazione della Fondazione Culture Musei e del Museo delle Culture di Lugano.

Dal 26 settembre 2020 al 31 gennaio 2021 (con qualche possibile aggiornamento di data), Palazzo Roverella proporrà uno dei più popolari maestri francesi della fotografia, Robert Doisneau, in un’ampia retrospettiva a cura di Gabriel Bauret. Parigino, osservatore empatico della sua città, Doisneau non racconta né descrive i monumenti, ma si appassiona per chi la popola e la rende viva e unica. Il suo è un racconto leggero, ironico, che strizza l’occhio con simpatia alla gente. Che diventa persino teneramente partecipe quando tratta innamorati e bambini, persone comuni. “Quando le fotografo – afferma Doisneau – non è come se fossi lì ad esaminarle con una lente di ingrandimento, come un osservatore freddo e scientifico. È una cosa molto fraterna, ed è bellissimo far luce su quelle persone che non sono mai sotto i riflettori”.

Dal 20 marzo al 27 giugno 2021 ecco tornare la grande arte a Palazzo Roverella con “Arte e Musica, dal Simbolismo alle avanguardie”, questa volta proposta ricorrendo a una chiave di lettura decisamente originale. Il titolo della mostra curata da Paolo Bolpagni racchiude in sintesi il racconto di relazioni, intrecci e corrispondenze tra l’elemento musicale e le arti visive con la pittura di Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Frantisek Kupka, Félix Del Marle, Augusto Giacometti e molti altri.

Proseguendo, Palazzo Roverella ospiterà una mostra fotografica dedicata a un altro grande autore francese appartenente al filone “umanesimo fotografico”, Edouard Boubat, e curata dal critico francese Gabriel Bauret e la grande mostra dedicata alla pittura tedesca dal romanticismo alle Avanguardie curata da Paolo Bolpagni.

A Palazzo Roncale apre la Stagione 2020 “La Quercia di Dante” dal 22 febbraio 2020. Il protagonista è Dante Alighieri anche se si parte da una storia tutta polesana, quella della Quercia, cui il Poeta ha legato il suo nome. Si tramanda infatti che Dante, smarritosi nell’intrico del Delta, per ritrovare la strada si sia arrampicato su una possente quercia, quel gigante, da allora conosciuto come la “Quercia di Dante”, è sopravvissuto sino al 2013. Al Roncale sarà illustrata la storia della celebre Quercia, esponendone anche un corposo frammento e il “sudario”.

Nella medesima sede il Poeta sarà celebrato da diverse iniziative, a partire dalla mostra (a cura di Alessia Vedova, Mauro Carrera, Barbara Codogno, Virginia Baradel) “Visioni dell’Inferno”. In essa, ciascuno dei 33 canti dell’Inferno sarà accompagnato dalle illustrazioni realizzate da 3 grandi artisti: Gustave Dorè, Robert Rauschenberg e Brigitte Brand, ad anticipare il 700esimo anniversario della morte del grande Poeta.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Rovigo Roberto Tovo nell’occasione ha sottolineato: «Siamo ben felici di sostenere la Fondazione Cariparo in questa nuova programmazione 2020-2022, sarà sicuramente un altro anno importante per la nostra città, pronta ad accogliere un percorso originale che coniuga l’arte visiva con quella musicale, un ulteriore prezioso tassello nel panorama culturale cittadino».

Il Presidente dell’Accademia dei Concordi, Giovanni Boniolo ha aggiunto: «Sono eventi che grazie alla sinergia di forze e prospettive di Fondazione, Comune e Accademia, offrono cultura in tutte le sue declinazioni rivolta a migliorare la visibilità della città e del territorio».

Chagall, Doisneau, Musica e Arte, Dante e la sua Quercia, nel programma 2020-2022: mostre al pari delle grandi città, a Rovigo.