Lendinara (RO) – La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha deliberato un contributo di 198.800 euro a favore del progetto “Ciclostazione Adige-Po – un hub per lo sviluppo sostenibile e di comunità”, presentato dalla cooperativa sociale Il Raggio Verde nell’ambito del bando Luoghi (non) comuni, promosso dalla Fondazione per sostenere «progetti territoriali di rigenerazione» incentrati sulla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale delle province di Padova e Rovigo e sulla riattivazione e rifunzionalizzazione di spazi sottoutilizzati attraverso un modello partecipativo.
A fronte del contributo della Fondazione, si aggiunge un investimento diretto de Il Raggio Verde pari a 50.000 euro e un impegno di co-finanziamento da parte del Comune di Lendinara di ulteriori 35.000 euro, a dimostrazione di una forte alleanza territoriale tra Terzo Settore e amministrazione locale.
I lavori di ristrutturazione e rigenerazione degli spazi dell’immobile di via Caduti del Lavoro 33 a Lendinara, sede storica di progetti per i giovani e attualmente cuore pulsante di WakeHub, partiranno già entro l’estate. Parallelamente, è già stato avviato il lavoro di networking per l’attivazione dei servizi della ciclostazione che entreranno in funzione nel corso del prossimo anno.
La ciclostazione sarà il primo “bici-grill” del Polesine, punto strategico lungo l’asse cicloturistico Adige-Po e collegato ai principali percorsi della mobilità lenta e del turismo ambientale.
«Siamo felici e orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo – dichiara Laura De Stefani, presidente de Il Raggio Verde – che consolida un impegno ultraventennale di presenza e innovazione sociale sul territorio di Lendinara e in Polesine. Dopo anni di lavoro costante, siamo pronti a restituire alla comunità uno spazio rinnovato, inclusivo e capace di generare nuove opportunità. La sede di via Caduti del Lavoro 33, dove già opera il MakersLab WakeHub, diventerà finalmente un vero luogo di incontro, scambio e promozione del territorio, aperto a cittadini, scuole, famiglie, cicloturisti e gruppi organizzati».
Il progetto della ciclostazione rappresenta il completamento naturale della rigenerazione dell’immobile, già oggetto di importanti trasformazioni negli anni grazie a WakeHub, oggi riconosciuto a livello nazionale tra gli spazi di innovazione sociale più dinamici. Con la ciclostazione, l’hub si arricchirà di una ciclofficina, un punto ristoro, uno spazio docce, un’area campeggio temporaneo per gruppi e diventerà un polo multifunzionale in cui si intrecciano sostenibilità ambientale, promozione culturale, educazione e mobilità dolce.
La proposta progettuale si inserisce nella logica della “twin transition”, integrando transizione ecologica e innovazione digitale in un modello capace di attivare comunità e generare impatto locale. Le tecnologie già disponibili presso WakeHub – stampanti 3D, laser cutter, studio di montaggio video – saranno messe al servizio della creazione di mappe digitali, storytelling territoriale, materiali promozionali e percorsi educativi legati all’outdoor.
Accanto a Il Raggio Verde, a sostenere il progetto sin dalle sue prime fasi, c’è il Comune di Lendinara, che ha condiviso obiettivi e visione, mettendo a disposizione il proprio know how tecnico per lo sviluppo del piano esecutivo. «Abbiamo creduto da subito nel valore strategico di questa proposta – afferma la sindaca di Lendinara Francesca Zeggio – perché rappresenta un’idea concreta di sviluppo sostenibile, in linea con la nostra visione di città. Un progetto che valorizza il territorio, promuove la mobilità dolce e rafforza l’identità di Lendinara come luogo accogliente e connesso. Desidero ringraziare in particolare l’architetto Boschetti, che ha saputo seguire con grande competenza tutta la parte tecnica del progetto, e il dott. Gasparetto, responsabile dell’ufficio sport, che ha garantito un prezioso raccordo con la programmazione delle attività di promozione territoriale. È anche grazie al loro contributo che questa visione comune ha potuto prendere forma».
Le fa eco Monica Pavarin, assessora alla cultura, turismo e istruzione: «Questa ciclostazione non sarà solo un punto di servizio per i turisti, ma un nodo di relazione tra cittadinanza, scuole, associazioni e territorio. Abbiamo messo a disposizione le competenze tecniche dell’amministrazione per rendere possibile questa sinergia che unisce educazione, cultura e sostenibilità».
Il progetto, che ha già attivato oltre 30 realtà del territorio in qualità di partner e collaboratori, si propone anche come laboratorio educativo e formativo aperto a scuole, gruppi giovanili e soggetti fragili, che potranno contribuire attivamente alla sua gestione attraverso percorsi di inclusione lavorativa, cittadinanza attiva e cura del bene comune. Con questa nuova fase di rigenerazione, la sede di WakeHub si conferma un luogo vivo e multifunzionale, capace di trasformare un edificio in un punto di riferimento per l’intera comunità locale e per un nuovo turismo di prossimità, attento all’ambiente, alla relazione e alla bellezza del territorio.