REM 25 debutta al Museo Archeologico di Adria

Tra storia, visioni future e un articolo dedicato al 60° compleanno del museo scritto dalla sua direttrice Alberta Facchi

Nella foto alcuni dei componenti dell'Associazione REM

Adria (RO) – Il Museo Archeologico Nazionale di Adria ha ospitato, sabato scorso, la presentazione della rivista REM giunta al venticinquesimo numero. Questa presentazione è stata inserita nel più ampio ‘Programma VALUE’ (incluso nel progetto Interreg Italia – Croazia dell’Unione Europea per la cooperazione transfrontaliera), che ha racchiuso in un grande contenitore una serie di appuntamenti dedicati all’archeologia e al territorio durante tutto il weekend.

L’associazione REM ha organizzato questo evento nella sala conferenze del Museo in collaborazione con il MiC, Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei Veneto e con il patrocinio del Comune di Adria. Il programma ha previsto la presentazione di alcuni articoli da parte degli autori stessi coordinati da Sandro Marchioro, direttore della rivista. Prima di cominciare hanno portato i saluti il sindaco di Adria Omar Barbierato e la consigliera comunale Oriana Trombin con delega al sistema museale e agli eventi culturali.

A fare gli onori di casa è stata Alberta Facchi, non solo direttrice del museo adriese, ma anche autrice di uno degli articoli di REM 25: una panoramica sui sessant’anni di attività del Museo Archeologico di Adria, inaugurato nel 1961. Il suo è stato un racconto ricco di passione per la storia costruita dentro e tramite questo luogo di conservazione e ricerca, e soprattutto una riflessione sul futuro: l’idea di un vero e proprio circuito turistico che abbraccerà l’intero territorio, frutto di un lungo lavoro di collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, un progetto che potrebbe vedere la luce a breve. 

Sandro Marchioro e Alberta Facchi

Diego Crivellari ha raccontato il suo pezzo ‘La Comacchio di Ungaretti. Una felice riscoperta’: «Sono cronache lontane nel tempo – ha commentato l’autore – risalgono agli anni Trenta, ma sono illuminanti. La penna di uno scrittore di razza leggibile anche oggi, dà anima e cattura l’essenza delle cose. Ci regala più soddisfazioni di un distratto e apparente giornalismo d’oggi».

Dalla curiosità di una copertina di un libro è nato l’articolo ‘Viaggio nell’Italia dell’Antropocene – Conversazione con Telmo Pievani su futuro distopico e presente antropico’ scritto da Elena Cardillo, presidente dell’associazione REM. La geografia visionaria raccontata nel libro “Viaggio nell’Italia dell’Antropocene” (ed. Aboca), ha dato vita a una riflessione sul percorso storico e sulle trasformazioni del nostro territorio dovute anche ai cambiamenti climatici. «Affasciante e dirompente il concetto espresso nel libro di un futuro improbabile ma possibile», ha commentato la presidente lasciando molta curiosità nei presenti che potranno trovare risposte nella conversazione con il prof. Pievani e nella lettura del libro.

Ha chiuso l’incontro Mario Bellettato, presentato così da Sandro Marchioro: «La sua è una vera passione antropologica per la gastronomia, capace di raccontare i perché e la storia di un piatto, anche il più semplice». La sua rubrica enogastronomica, presente da tempo nella rivista REM, non smette di stupire i lettori per l’analisi di ricette, singoli alimenti, del territorio e della storia in cui sono immersi.

Alla presentazione è seguita una breve visita del museo con una guida d’eccezione: la direttrice Facchi.

La rivista REM è disponibile in tutte le edicole della provincia di Rovigo e si trova in vendita anche nelle librerie Libri Appesi di Adria, Ubik di Rovigo di Piazza Vittorio e Fattoria ed Edera di Carta di Cavarzere. Si può anche richiedere tramite il sito di Apogeo Editore.

In programma a breve una seconda presentazione di REM 25 a Rovigo; i lettori troveranno gli aggiornamenti sul sito www.remweb.it e sulla pagina Facebook dell’associazione REM.