Teatro Studio: domenica 30 va in scena la compagnia bolognese Teatri di Vita con Evə.

Prosegue la stagione VISIONI del Teatro Studio, dedicata come sempre ai nuovi linguaggi del teatro. La rassegna è realizzata grazie al sostegno e al contributo del MiC - Ministero della Cultura e della Regione Veneto.

ROVIGO – Domenica 30 ottobre sarà ospite in Teatro Studio la compagnia bolognese Teatri di Vita, che alle ore 18.00 presenterà lo spettacolo Evə.

Il lavoro prende spunto da The gospel according to Jesus, queen of Heaven. God’s new frock, scritto da Jo Clifford, drammaturga e performer inglese, di base a Edimburgo, vincitrice del premio Olwen Wymark.

Andrea Adriatico, storico regista di Teatri di Vita, torna a confrontarsi con i temi LGBTQ+ e con la fluidità di generi umani e teatrali, di storie e identità, con il racconto ‘oltraggioso’ del bambino William. Un bambino che non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine, e che poi è cresciuto, anzi è cresciuta, e ora ha deciso di raccontare agli spettatori, alle spettatrici e a tutti coloro che stanno nel mezzo, o hanno un po’ degli uni e un po’ delle altre, la sua storia, anzi la sua Genesi.

Come scrive lo stesso Adriatico, si tratta di “una storia che conoscono tutti. Forse. Quella di quando Dio creò Adamo ed Eva, prima il maschio e poi, come un ripiego, la femmina. Due generi ben distinti, con destini ben segnati. Perché in questa storia non è stato previsto chi sta nel mezzo, o ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. Una storia che conoscono tutti, anzi… una storia che non tuttǝ conoscono.”

In scena una compagnia di tantǝ “evǝ” che moltiplicano l’originario monologo, tradotto da Stefano Casi, in un coro di identità e fluidità: Eva Robin’s, icona del transgender; Rose Freeman, perfomer-regista di Philadelphia (Usa); Patrizia Bernardi, attrice storica di Teatri di Vita; Anas Arqawi, attore palestinese; Met Decay, danzatore e performer.

Teatri di Vita è il teatro comunale di Bologna dedicato allo sviluppo delle forme contemporanee dello spettacolo. Dal 1993 rappresenta nella Regione Emilia-Romagna e nella città di Bologna un luogo di produzione e promozione culturale originale e significativo, punto di riferimento per la domanda, sempre più diffusa, di spettacolo contemporaneo e internazionale e di nuovi modelli di scambio culturale e incontro. Dal 2022 è riconosciuto dal Ministero della Cultura come Centro di produzione teatrale.

Lo spettacolo prevede un biglietto d’ingresso di 10 euro; mentre è previsto un biglietto simbolico di 3 euro per gli Under25 e gli Over60.

Per informazioni e prenotazioni contattare il Teatro del Lemming all’indirizzo mail info@teatrodellemming.it o telefonicamente al numero 0425070643.