Con lo spettacolo “Etty Hillesum, il cuore pensante della baracca”, inaugurata la prima edizione della rassegna Incursioni Teatrali

Applausi e molta commozione ad Arquà Polesine per il primo appuntamento del ciclo di eventi dedicato alle grandi memorie del passato, organizzato dalla compagnia teatrale Proposta Teatro Collettivo unitamente al Circolo ricreativo Monsignor Giacomo Sichirollo

Giorgia Brandolese in

Arquà Polesine (RO) – Ha preso il via con un momento di forte coinvolgimento emotivo, che ha commosso il numeroso pubblico presente, Incursioni teatrali – reminiscenza, ricordanza, memoria, il ciclo di eventi organizzato dalla compagnia teatrale Proposta Teatro Collettivo insieme al Circolo ricreativo Monsignor Giacomo Sichirollo. La meditazione recitata Etty Hillesum, il cuore pensante della baracca di e con Giorgia Brandolese è riuscita ad entrare tra le corde del cuore per parlare di Shoah attraverso la vitalità delle parole del diario di Etty, giovane ragazza che vide incombere su di sé l’irruzione della Storia.

Alla serata ha partecipato il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Arquà Polesine, che ha anche concesso il patrocinio all’iniziativa insieme alla Biblioteca Civica, Luigi Carlesso, complimentatosi per l’iniziativa e per il momento di commemorazione. Al saluto si è unita Roberta Benedetto, presidente FITA, che ha ringraziato per la serata dedicata alla memoria perché ricordare deve essere sempre una nostra priorità, ogni giorno dell’anno.

E tra parole, luci soffuse, pezzi di diario sparsi per lo spazio, sedie che sono diventate vento di libertà o piccole celle nelle quali proteggersi dalla guerra che veniva da fuori, passando per la musica suonata dal vivo al violino e proposta dalla bravissima violinista Tiziana Chiarion e per le intense voci di Marino Bellini e Paolo Zaffoni con l’arricchimento delle immagini multimediali proposte per l’occasione tra passato e presente, ideate da Carlo Chiarion, le emozioni si sono susseguite per consegnarci il messaggio più importante: ricordare è un’azione che si può fare soltanto se condivisa. E bisogna ricordare facendoci attraversare da un forte slancio vitale, come quello che Etty Hillesum, con le sue parole e la sua ricerca di sé e di Dio, ci ha consegnato. Abbiamo lasciato il campo cantando è il contenuto dell’ultimo biglietto da lei gettato dal treno prima di arrivare al Campo di sterminio di Auschwitz.

Il prossimo appuntamento è previsto per venerdì 10 marzo con la performance teatrale Donne in guerra di Proposta Teatro Collettivo, regia di Giorgio Libanore, per rivendicare i diritti delle Donne. Il lavoro è liberamente tratto dalla ricerca storica di Sonia Residori Donne in guerra. La quotidianità femminile nel Polesine del secondo conflitto mondiale pubblicato da Minelliana, che superando la chiave di lettura esclusivamente politico-militare recupera le storie della gente comune, della società civile ed in particolare delle donne polesane durante gli anni di guerra.

A seguire, venerdì 21 aprile verrà proposto il recital Il mio Matteotti, di e con Achille Ferrari e con le voci di Marisa Migliari e Paolo Zaffoni, per combattere per la Libertà. Un reading attraverso brani, musiche, immagini e video, che segue le tappe più importanti del martire polesano a partire dai suoi 14 anni, passando per la sua prima iscrizione al partito socialista, per la fondazione della prima camera del lavoro in Polesine, fino ad arrivare ai suoi discorsi contro la guerra.

Si prosegue, poi, venerdì 5 maggio con Strazzeossi… Ferovecio! a cura di Proposta Teatro Collettivo, regia di Giorgio Libanore, per tracciare la nostra Storia. Il testo su cui si basa questo spettacolo descrive un’Italia contadina, dove quelo che capitava in tel mondo el rivava come un nebiaro. Qualcossa in ritardo dal Gazetìn, co’ la radio, o coi cinegiornali. Ma insoma cossa contava quelo che capitava in distante? Gera qua che bisognava darse da fare. Dal racconto di quelli che erano nati all’inizio del “secolo breve” emerge il quadro di un Polesine dove la vita era ritmata dalle stagioni e la sopravvivenza.

Infine, venerdì 16 giugno, verrà proposto Je suis Molière, per celebrare il Teatro, lavoro dedicato al grande commediografo francese attraverso brevi restituzioni dei suoi più grandi lavori, tutte collegate da un filo rosso, per la direzione artistica di Armando Carrara e a cura delle compagnie F.I.T.A. Rovigo: Proposta Teatro Collettivo, Teatro Insieme di Sarzano, Fuori di Scena, Cic el Canfin, I Girasoli.

Gli eventi sono tutti ad offerta libera. Per informazioni e prenotazioni: 3441350020 oppure 3939760659.

Si ringrazia la Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo per la gentile concessione degli spazi.